Chi sono
10 febbraio 2019
2019.02.09 - Il Pulmino
In ogni avventura che si rispetti non deve mai mancare un mezzo fondamentale per la riuscita dell'impresa: il Pulmino.
Il Pulmino non è solo un mezzo di trasporto, ma è il luogo in cui un gruppo di persone si trasformano in una squadra, in cui tutti vanno nella stessa direzione, e la direzione non è scelta dall’autista, ma dal Pulmino.
È un luogo in cui tutti ridono insieme, se c’è caldo tutti sudano insieme, se c’è freddo tutti tremano insieme, se c’è musica di merda alla autoradio tutti commentano “Che musica di merda !”, ma nessuno cambia stazione, perchè è la musica scelta dal Pulmino.
E quando il Pulmino fa uno sosta durante il viaggio, tutti insieme corrono in bagno, perchè non è detto che il Pulmino si fermi ancora.
E se uno si addormenta sul Pulmino, tutti si addor...! No, gli altri non si addormentano, ma tutti lo prenderanno per il c..., insieme al Pulmino!
Poi c’è quello che va in auto da solo. Ma lui può. Lui è il Capo. Ma anche lui si fermerà quando il pulmino si fermerà e farà la stessa strada del Pulmino, perchè in realtà il vero Capo è sempre il Pulmino.
E quando il viaggio finisce sai che il Pulmino non ti dirà niente, ma tu sai che lo ricorderai per sempre, insieme ai tuoi meravigliosi compagni di viaggio.
PS: Il Pulmino è stato prestato gentilmente dal Legnano Basket Knights
02 gennaio 2019
2018.12.31 - Il Giorno Dopo
Non aveva ancora visto come fossero andate le cose, ma era convinto che tutto fosse andato per il meglio: in fin dei conti aveva pianificato tutto nei minimi particolari, per non ripetere gli errori del passato.
Tutto era iniziato un po' di tempo prima, quando aveva dato un'occhiata alla Terra e quello che aveva visto non gli era piaciuto per niente.
Ovunque vedeva muri fatti di cemento e di parole, eretti solamente per mantenere i propri privilegi, gente abbandonata in terra ed in mare, ignorando quello che già aveva detto tanto, tanto tempo fa, soprattutto sul fatto di essere fratelli e aprire le porte ed il cuore a chi ne avesse avuto bisogno.
Decise quindi che era venuto il momento di mandare un segnale, tanto per rimettere le cose in ordine.
Ripensò a quello che già aveva fatto nel passato.
Distruzione di Sodoma e Gomorra: bella, scenografica, zolfo, fuoco, fiamme, con tanto di statue di sale. Ma non tutti capirono il perché della distruzione.
Riscrivere i dieci Comandamenti: meglio di no! Sarebbero finiti su Facebook come "Le meglio frasi di Osho"!
Rimandare suo figlio sulla Terra: da evitare! Già se lo vedeva la domenica, su canale 5, a dover rispondere sul "perché un bel giovane così, a 30 anni, fosse ancora scapolo", "quando aveva scoperto che Giuseppe non era il suo vero padre e come aveva reagito", perché la famiglia perfetta fosse composta "da una minorenne vergine, un anziano come padre di copertura ed il vero padre sempre assente" e con la Maddalena in collegamento telefonico come ospite speciale. Già! Meglio evitare.
Il diluvio universale! Come idea non era male fino anche non gli fecero notare che non aveva ancora il suffragio universale, che punire i fedeli di altre religioni non fosse proprio, proprio corretto e inoltre gli ricordarono la bolletta dell'acqua che alla fine dei quaranta giorni fu costretto a pagare subito e non in comode rate pluriennali.
Alla fine, insieme al gran consiglio dei Santi, decise di fare una cosa un po' più ridotta, di usare acqua e vento (il vento costa molto, ma molto meno dell'acqua) e farlo durare solo una notte.
L'ultima cosa era scegliere dove e quando.
Per il dove fu estratto a sorte il nome di un Santo (per la cronaca fu estratto San Lucano), per il quando, gli ultimi giorni di ottobre, in maniera tale da avere poi tutto il tempo utile per preparare il compleanno di suo Figlio.
E così fu.
Ma quel giorno, il giorno dopo, notò subito che qualcosa non quadrava.
Innanzitutto notò che la sua mira, con l'andare del tempo era andata via via peggiorando: non solo la devastazione aveva colpito la Valle di San Lucano, ma anche l'Agordino, Sottoguda, lo Zoldano ed alcuni pezzi del Trentino.
Poi vide che la gente, invece, di essere rassegnata e di invocare invano il suo nome, accostandolo a vari animali da cortile (prassi assai comune nella zona, ma senza malizia!), si era tirato su le maniche, e tutti insieme, senza badare a razza, sesso e religione, in barba alla fatica, alla fame ed al sonno, in silenzio e come potevano, cercare di portar soccorso l'uno con l'altro, ove fosse necessario.
E poi, alla fine, vide un piccolo crocefisso di legno, ancora in piedi, come un rimprovero muto, ergersi come ultima inutile difesa di un piccolo lago.
16 ottobre 2018
2018.10.16 - Il Vento Contro di Daniele Cassioli
03 agosto 2018
2018.08.03 - Di “Storpi” e di “Poveri Infelici”
Chiaramente se avevi un problema mentale e un problema fisico eri “Un povero infelice storpio”.
02 agosto 2018
2018.08.02 - Non tutti i mali vengono per nuocere...
Quindi visite mediche, risonanze magnetiche, assunzione in dosi da cavallo antinfiammatori (iniezioni, supposte, pillole e sotto ogni altra forma che la farmacologia abbia deciso di dare alle medicine).
Quando il dolore decide che in fin dei conti sono una persona noiosa, la visita con il neurochirurgo mi indirizza, prima di tagliare qualsiasi cosa, verso una controllo con un fisioterapista.
Allora le foto, i trofei e gli attestati assumono un significato diverso, ma non so ancora quale.
Tornato a casa, su Google, scopro che Daniele, non è un Daniele qualsiasi, ma è Daniele Cassioli, un campione di sport ed di umanità.
Da qui a chiedergli se potevo scattarli delle foto il passo è stato breve. (Sì ha accettato!)
30 luglio 2018
2018.07.31 - Everyday Heroes
Alla nascita, quando distribuivano i cinque sensi, lui arrivò tardi e quindi torno a casa con solo quattro sensi, scordandosi la vista.
Ma, il ragazzo, come il calabrone, la cui struttura alare ed il peso non sono adatte al volo ma poiché lui non lo sa vola lo stesso, non sa che per fare certe cose tutti dicono che ci vogliano tutti e cinque sensi e quindi fa karatè, impara a sciare sulla neve, a 10 anni entra a far parte della squadra nazionale italiana paralimpica di sci nautico, a 13 anni consegue il diploma in teoria e solfeggio al Conservatorio Puccini di Gallarate, fa il DJ in diverse discoteche della Lombardia, si laurea (con 110 e lode) in Fisioterapia frequenta un corso di osteopatia e, in qualità di fisioterapista, inizia a esercitare come libero professionista. Dal 2016 collabora con il CONI presso l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport a Roma.
Nel frattempo vince 22 medaglie d'oro nei vari campionati del mondo di sci nautico paralimpico, 20 nei campionati Europei e 31 nei Campionati Italiani.
Nel 2015 nel circuito di Castelletto di Branduzzo compie dieci e, al secondo giro, ferma il cronometro a 2'15"938, viaggiando così alla media di 50,66 km/h (un tempo record).
Nel frattempo da il via al progetto “Se vuoi puoi”, inizialmente per i bambini e i ragazzi ed in seguito ampliato anche gli adulti, per trasmettere il messaggio che nella vita tutto è possibile se lo si vuole fortemente.
Signore e Signori: Alessia Refolo
2018.07.30 - Il ritorno del blog
Il 4 Settembre 2014 è stata l'ultima volta che avevo dato mie notizie sul mio blog, per abbracciare i nuovi social media!
Ne è passata di acqua sotto i ponti: poco meno di quattro anni, ma adesso è arrivato il momento di tornare alle vecchie abitudini.
In questi anni mi sono accorto che pubblicare sui social media era come affiggere dei cartelli in casa altrui, con regole che cambiavano continuamente e che andavano a mostrare solo quello che volevano loro e come volevano loro.
A questo punto ho deciso di riaprire le porte del mio blog e arieggiare le stanze, per poter offrire di nuovo a tutti la possibilità di seguire le mie avventure (non sempre eccitanti a dir la verità) senza vincoli e senza doversi per forza iscrivere ai vari social media.
Chiaramente, chi vuole, può continuare ancora a seguirmi su facebook, twitter ed instagram!
Benvenuti e bentornati!
13 settembre 2014
2014.09.04 - XLIV Fiaccola Juvenilia
Anche quest'anno si è svolta la tradizionale Fiaccolata organizzata dall'Oratorio Don Bosco di Rescaldina: destinazione Loppiano.
Partenza dall'oratorio alle 4 del mattino di giovedì 4 Settembre, ed arrivo a Loppiano poco dopo le 9. Il resto della giornata è stato dedicato, guidati dai ragazzi ospiti della comunità, alla visita della loro "città".
Autostrada del Sole, andando verso Loppiano |
Nel secondo giorno si inizi a fare sul serio: da Loppiano si deve raggiungere Sassuolo attraversando l'Appennino.
Partenza alle 6 del mattino, con un momento di panico quando il "Merci" (il pulmino addetto al trasporto cibo e vettovaglie varie) decide di fare sciopero. Ma nel giro di un quarto d'ora tutto viene sistemato, e tutti i mezzi partono regolarmente.
Arrivo a Sassuolo la sera vero le 20:00 e a mezzanotte tutti a letto.
Pronti, partenza, VIA ! |
Terzo giorno, sveglia alle 7, partenza alle 8. Dopo gli Appennini è la volta della pianura Padana ad essere attraversata. Questa volta non è il "Merci" ad avere problemi, ma il signor "Montezuma" è venuto gentilmente a trovarci: qualche mal di pancia (anche illustre) ma tutti arrivano sano e salvi a Carpiano.
In piena azione, adeguatamente scortati ! |
Quarto ed ultimo giorno: da Carpano a Rescaldina. Partenza alle 6: questa volta va tutto bene, mezzi e persone ! Arrivo a Rescaldina in tempo per la S. Messa delle 10. Poi pranzo, pulitura dei pulmini e quindi tutti a casa, pronti per il prossimo anno.
Partenza per gli ultimi chilometri |
La Fiaccola arriva a Rescaldina |